sabato 20 aprile 2013

LETTERA DI GREG DAL CARCERE DI TORINO

Ciao a tutti e a tutte, amici e amiche, compagni e compagne.
Innanzitutto un occhiolino a chi pensa a me. Non è perchè sono nei guai che finora non ho potuto mandarvi delle mie notizie. Comunque come diceva uno dei due latitanti foggiani: per mandare una lettera bisogna avere qualcosa da dire. Quindi andiamo.
Sono messo bene in cella con Paolo. Quando la digos mi ha arrestato a due passi dall'Asilo occupato, ho provato a sfuggire dalle loro mani.

Appena svegliato e mal organizzato con gli amici perchè non eravamo compatti, non ce l'ho fatta. Cazzo se correvano questi cinque merdosi digossini! Dopo un passaggio all'ospedale, più per rompergli le palle che per le piccole ferite che avevo, quindi costringendoli a portarmi di qua e di là , piuttosto che tornare in strada a fare il loro lavoro infame, mi hanno portato alle c.c. delle vallette. In sezione dei nuovi giunti già un po' di complicità è nata tra racconti di cosa accade nei nostri quartieri, tecniche di polizia per arrestarci, condivisione del poco che c'è appena arriva (sono diventato un super campione di caccia alle cicche usate), e partite di calcio sotto il sole della primavera. Il primo saluto l'abbiamo sentito ma non visto, hanno scelto bene da che parte del corridoio rinchiuderci. I ragazzi della sezione ringraziano quelli venuti a salutarci, rompe un po' la routine qua. Sembra che le denunce per rapina e associazione a delinquere siano alla moda per qualsiasi situazione. Quindi le pene che richiedono ai nostri compagni detenuti sono pesanti. Ma per noi comunque si tratta di una rapina del cazzo.
Buh, la finisco così, pazienza, forza e vendetta dentro come fuori con rabbia e amore.
Greg, che spera di beccarvi con un tiramisù o la pietra in mano. 12-04-2013.

Aggiornamento 14-04-2013
C'è della gente negli uffici della gendarmerie di Parigi sezione antiterrorista, che ha espreso a suo modo una certa attenzione nei miei confronti. In data 13-04 mi è stata notificata dal P.M. Pio di Torino una commissione rogatoria (CR), richiesta dall'ufficio del P.M. francese Didier Suc che esercita a Tolosa in Francia.
Questa CR, richiesta a giugno 2012, riguarda un'indagine di novembre 2011 nell'ambito della quale venivano incarcerati quattro compagni e compagne francesi, un compagno sottoposto a controllo giudiziario (obbligo di firma) e un compagno incastrato come testimone assistito (ha l'obbligo di testimoniare se non vuole guai con la giustizia).L'indagine non è ancora chiusa, l'accusa è di aver commesso nel luglio 2011 un'azione di danneggiamento e violenza contro un ufficio e il personale che ci lavorava dentro, ufficio che si occupa delle carceri minorili (per maggiori informazioni si può cercare su internet: in italiano informa-azione.info e in francese pourlaliberte.noblogs.org).
In pratica la CR viene richiesta dal PM francese alla giustizia italiana per permettere alla polizia italiana (digos) di "interrogarmi allo scopo di chiarire la mia possibile partecipazione ai fatti e le conoscenze che avrei con gli imputati" e di " se è consentito, eseguire un prelievo salivere (DNA) su kit FTA" da consegnare subito alla polizia francese. Infine nella CR viene richiesta la possibilità per la polizia francese di assistere all'interrogatorio. Per essere chiari NON si tratta di un mandato d'arresto europeo. Con questa lettera volevo chiarire che non me ne fotte un cazzo di questa mossa della polizia francese, che alla loro CR non collaborerò mai, che ribadisco la mia solidarietà agli imputati e alle imputate, che le categorie "ambito di ultra-sinistra di Tolosa" o "ambito anarchico" saranno sempre per me dei termini che dimostrano che il potere non capirà mai quanto la mia individualità sia ben più ricca e bella del loro sporco mondo di categorie-gabbie.
A fuoco tutte le carceri, liberi tutti, libere tutte, le frontiere sono da distruggere fisicamente e mentalmente. State attenti/e compagni/e mie/i.
E  voglio che i miei nemici sappiano che je les emmerde sincèrement.


Da: informa-azione

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